Il Leprecaun, come tutti quelli che appartengono al piccolo popolo, sono personaggi ammantati di magia.
Sono quasi come Babbo Natale, vorresti che esistesse, ma finché non diventi adulto, non sai mai quale è la verità. Lo stesso è per fate, folletti, Leprecaun, Gnomi e elfi che fanno parte di un regno segreto di spiriti invisibili intorno a noi.
Il Leprecaun è di sicuro quello più conosciuto. Spesso utilizzato nelle pubblicità come simbolo della giovialità irlandese, come simbolo della festa di San Patrick o semplicemente come simbolo del folklore irlandese.
Ma cosa sai veramente di questo folletto? Le opinioni sono discordanti, ma proverò a fare un po’ di chiarezza ( anche se fare chiarezza in un mondo magico, non si può).
Calzolaio fatato o folletto dispettoso
Il suo mestiere è il ciabattino, quindi cuce e ripara le scarpe fatate. Si dice che sia molto avaro e che questo gli abbia procurato una grandissima fortuna, che egli conserva gelosamente in una pentola d’oro.
Ma questa è la sua occupazione principale, non l’unica. Il Leprecaun infatti ama i contatti umani, generalmente per fare dei brutti scherzi soprattutto agli avari e alle persone troppo innamorate del denaro.
Caratteristiche
Nessuno è in grado di definire questa figura mitologica, ma di sicuro si sa come viene immaginato e poi raffigurato: un ometto alto poco meno di un metro, con barba e capelli rossi, giacca a falde color smeraldo, pantaloni alla zuava, panciotto, calze bianche o a righe e scarpe con fibia.
La rappresentazione tipica del Leprecaun è con un arcobaleno e la pentola d’oro. Si dice che sia un eccellente violinista, che ami musica e danza, che sia un gran bevitore di birra e whisky e che fumi la pipa. Praticamente un irlandese doc!
Forse più che un folletto dispettoso, il Leprecaun è un burlone che ama fare scherzi, con un debole per gli indovinelli e gran narratore. Permaloso, di indole curiosa e laboriosa, molto riconoscente con chi lo ripaga per il suo magico lavoro.
Curiosità
Tante sono le curiosità legato a questo magico folletto, proverò a fartene conoscere qualcuna:
- mulinelli a vento, si dice che i mulinelli di vento in una giornata di aria calma, siano il segno del suo passaggio ed era usanza in passato sputare per terra per evitare di essere catturati.
- i tre desideri, puoi esprimere fino a tre desideri, ma se conti male e ne esprimi un quarto, si annullano tutti.
- trappole per Leprecaun, è tradizione per la festa di San Patrizio, i bambini costruiscono una trappola per catturarlo; l’ingegnosità dei bambini è pari o perfino superiore a quella del folletto.
- come catturarlo, ci sono tre modi per catturarlo e farsi rivelare l’ubicazione della pentola d’oro: prenderlo per il collo e promettergli la libertà, prendergli cappello o la scarpa sinistra e minacciare di buttarli nel fuoco (sembra che questi siano gli oggetti del potere e della magia del Leprecaun)
Tanti sono i miti e le leggende legate a questo folletto, ma quella che generalmente affascina di più è quella legata all’arcobaleno.
Si narra che il Leprecaun, depositario della ricchezza del popolo delle fate, nasconda la sua ricchezza in un pentolone pieno di monete d’oro alla base dell’arcobaleno.
Ma sappi che, il folletto dispettoso, in realtà quando spunta l’arcobaleno, sposta il pentolone per no farlo trovare. Per cui è inutile cercare di arrivare alla sua base!
Articolo di Cristina di Irelandream
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